Negli ultimi tre anni, il valore della produzione delle aziende italiane ha registrato un significativo aumento (+ 50,7%). Tuttavia, l’analisi dei bilanci 2020-2022 condotta da InfoCamere mette in luce sfide crescenti, con un aumento del 66% della spesa per le materie prime e un incremento del 37,2% degli oneri finanziari, includendo gli interessi. Gli esperti sottolineano l’importanza di considerare variabili economiche e fiscali, come agevolazioni e rivalutazioni, per comprendere appieno le dinamiche aziendali.
La rilevazione, basata su 716.776 imprese industriali (escludendo banche e assicurazioni), offre uno sguardo quasi in tempo reale, considerando i rendiconti depositati fino a fine novembre nell’archivio xbrl.
Sebbene i ricavi siano in crescita, la spesa per le materie prime e gli oneri finanziari ha contribuito a un aumento del tax rate (al 22%), riflettendo l’effetto delle variabili economiche e fiscali. Nel triennio esaminato, che parte dal 2020 segnato dal Covid, si evidenziano gli impatti delle misure governative, come i tax credit per affrontare le sfide energetiche e i bonus edilizi nel settore delle costruzioni.
Il costo dei servizi e del personale ha registrato un aumento inferiore rispetto all’insieme dei costi di produzione. Tuttavia, l’aumento significativo degli interessi e degli oneri finanziari richiede una particolare attenzione, concentrandosi sul monitoraggio di questa voce nei bilanci futuri.
Tra le righe dei bilanci emergono anche gli effetti di norme fiscali specifiche, come la rivalutazione concessa dal Governo Conte nel 2020, riflessa in un balzo degli ammortamenti materiali e immateriali nell’esercizio 2021.
L’incremento del tax rate, nonostante l’aumento dei crediti d’imposta, potrebbe essere correlato al venir meno della super-ACE, che ha alleggerito il prelievo nel 2021. L’analisi evidenzia anche un aumento complessivo della pressione fiscale, con l’Ocse che riporta il 42,9% del Pil nel 2022, posizionando l’Italia al quinto posto su 36 Paesi.
Infine, il settore delle costruzioni, influenzato positivamente dal superbonus, ha registrato un notevole aumento del valore della produzione (+75,2%). Tuttavia, l’analisi di InfoCamere mette in luce la necessità di politiche attive e investimenti adeguati per sostenere l’ulteriore miglioramento delle condizioni economiche delle imprese, specialmente considerando il contesto economico del 2023.